venerdì 7 marzo 2008

Tendenze globali dell’occupazione femminile

Sono un miliardo e duecento milioni le donne che lavorano nel mondo. Un numero che solo negli ultimi dieci anni ha registrato un incremento del 20%. Purtroppo le lavoratrici sono per lo più confinate nei settori meno produttivi, sopportano i maggiori rischi economici e spesso sono private dell’accesso alla protezione sociale e ai diritti fondamentali. Senza parlare delle disparità retributive che si registrano in tutto il mondo. Rimane inoltre immutata la proporzione delle donne occupate (40% della forza lavoro), nonostante sia cresciuto il livello di istruzione e si sia ridotto il divario di alcuni indicatori del mercato del lavoro . Sono questi i principali risultati del rapporto “Le Tendenze Globali dell'Occupazione Femminile” presentato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro. "Le donne continuano a costituire in gran numero la forza lavoro. Questo progresso non deve tuttavia far passare inosservate le grandi ingiustizie che continuano ad esistere sui posti di lavoro in tutto il mondo", afferma il direttore generale dell’ILO Juan Somavia. Molte di esse sono ancora impiegate in posizioni vulnerabili, non sono stipendiate o comunque non sono indipendenti economicamente. Il fenomeno rimane diffuso soprattutto nelle regioni più povere del mondo. Nonostante il miglioramento degli ultimi anni, ancora troppo elevata è la quota di lavoratrici in posizioni di disagio ed incertezza (quasi al 90% in Africa Sub -Sahariana e in Asia del Sud). "Il posto di lavoro ed il mondo del lavoro – dichiara Somavia - sono fondamentali per il raggiungimento delle pari opportunità e per l'avanzamento delle donne nella società. Promuovendo il lavoro dignitoso per le donne, le società si rafforzano e si sostiene il progresso economico e sociale". A riprova di ciò si rileva che le aree dove si è registrata una significativa crescita economica sono quelle con la più elevata partecipazione femminile al lavoro, i più bassi tassi di disoccupazione e minori differenze in termini di distribuzione nei settore di impiego. "L'accesso ai mercati del lavoro e ad un’occupazione dignitosa è cruciale per realizzare pari opportunità" ha spiegato Evy Messell, direttrice dell'Ufficio dell'ILO per le pari opportunità, "tuttavia le donne devono superare ancora molti ostacoli discriminatori quando cercano un lavoro. Le società non possono permettersi di ignorare il potenziale del lavoro femminile per la riduzione della povertà e devono cercare metodi innovativi per abbattere le barriere economiche, sociali e politiche. Fornire alle donne una base di uguaglianza nel mondo del lavoro non solo è eticamente giusto, è anche un investimento intelligente nel lungo termine". Oggi, per ogni dieci uomini occupati, le donne che lavorano sono sette. Se è vero, sottolineano gli autori del rapporto, che non tutte le donne vogliono lavorare, è certo che a tutte le donne deve essere data l’opportunità di scegliere se lavorare o meno. E se esse scelgono di lavorare, deve essere data loro l’opportunità di scegliere lavori remunerativi e con gli stessi diritti dei loro colleghi uomini.

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