domenica 13 gennaio 2008

Come sarà il futuro sindaco di Pergine

Ho trovato questa bella notizia, leggetela. PERGINE - Donna o uomo? Giovane o attempato? Figlio di questa politica o libero di agire? Chi tenta l'identikit del nuovo sindaco della città sfugge alle domande stereotipate dei mass media ed è coinvinto che l'attuale ed in carica Renzo Anderle si candiderà alle prossime elezioni provinciali. «Mi piacerebbe che il prossimo sindaco non appartenesse ad uno schieramento politico - dice Gabriele Bertoldi , giovane e noto esercente pubblico del centro storico - dovrebbe essere persona del tutto nuova. Importante è che sia giovane, popolare, conosciuto ed apprezzato dalla città, ma non per le sue attività politiche. Il cambiamento dovrà essere netto. Si dovrebbe porgli un limite temporale: non più di dieci anni in carica, perfino i presidenti degli Stati Uniti non possono superarli». La tensione verso il nuovo è anche nelle parole di Lucia Predelli , dirigente scolastica di Pergine Uno. «Una donna sindaco ci sta, eccome e finalmente, ma sarà assai improbabile. Pergine non mi pare ancora pronta per una donna. La città, per tradizione, non consente aperture, forse ancora per poco; speriamo. Comunque tocca ad un giovane e che non superi i 40 anni, dovrebbe avere cultura prima di tutto, apertura alla multiculturalità, predisposizione ad accettare le sfide e la capacità di non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà, saper tenere conto dei diversi punti di vista di tutte le età. Lo vedrei come un direttore d'orchestra che sa armonizzare i vari strumenti». Ammaestrato dalla vita, Bruno Eccher , insegnante in pensione, dice del prossimo primo cittadino che «dovrebbe porsi come obiettivo il superamento della chiusura mentale localistica, che sappia davvero essere autorevole, capace di non lasciarsi condizionare da lobby e partiti e di dire pubblicamente quando si sente condizionato. Potrebbe aiutare anche la chiesa, smettendola di incidere nel processo di selezione». Don Giorgio Cavagna è il vicario parrocchiale, ha 25 anni. Meglio un sindaco giovane, dunque? «Penso che servano esperienza e saggezza, patrimonio di chi ha una certa età. Dovrà sapere ascoltare ogni idea e fare sintesi lavorando alla luce del sole per il bene comune, evitando preferenze e partigianerie». Sfugge agli stereotipi anche Dario Beber , presidente degli artigiani, categoria che innerva il tessuto economico locale: «Serve una persona con mentalità innovativa, attento a mantenere un'economia diversificata tra servizi e produzione, ma potenziandola, sfruttando la vicinanza dell'Irst e la filiera del nuovo Villa Rosa, evitando di cadere vittima della speculazione edilizia selvaggia che ha martoriato il nostro territorio. Dovrà amministrare il municipio con piglio aziendale». Realista e fiduciosa al medesimo tempo è Sandra Minuz , apprezzata docente dell'istituto Curie. «Forza giovani, lontani dalle logiche partitiche. Potrebbe essere persona in grado di mediare con la schiena dritta tra palazzi del potere ed esigenze della popolazione, che faccia sua la multiculturalità, dati i tempi, preparata dal punto di vista economico e giuridico perché la complessità chiede conoscenza e competenza. Una personalità forte». Marco Sartori , imprenditore e commerciante del centro storico, interpreta un'opinione assai diffusa. «Servirà una persona che lavori per la gente e con la gente, non per i gruppi politici, che si faccia carico delle problematiche concrete della nostra città, le affronti e le risolva. Deve fare gli interessi della popolazione e del territorio, come Durnwalder in provincia di Bolzano». M. A. l'Adige 13/01/2008 Che dire, non sarà facile ma forza giovani, forza donne! E' giunto il nostro momento !

Nessun commento: